A fianco delle piste Policar 1/24, non molto diffuse sia a causa del costo elevato che dell'ingombro richiesto non indifferente,
Policar lancia nel 1968 la fortunata linea dei "prototipi" in scala 1/32
che conta ben 19 modelli e un numero considerevole di soluzioni di tracciati sia a due che a quattro corsie. Il successo di questa linea è tanto ampio che viene lanciata la produzione di una linea parallela prodotta in Spagna con il marchio "Poly". Una particolarità della linea Poly è la "De Tomaso Mangusta" in scala 1/32, sicuramente Policar aveva già preparato gli stampi per la produzione in italia ma questo modello non venne mai messo in produzione. |
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Catalogo Policar 1973
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Tutti i modelli hanno uguale telaio, motore e gomme e la scala effettiva è qualcosa inferiore a 1/32 (gli esperti dichiarano sia 1/36) nonostante ciò i modelli di "Sport-Prototipo" sono certamente la serie Policar più conosciuta e apprezzata dai collezionisti soprattutto per il numero elevato di modelli e delle colorazioni che in varie riprese vennero messe sul mercato.(vedi "tecnica")
Una menzione a parte meritano i modelli "Dune Buggy": basati su un telaio derivato da quello utilizzato per i prototipi sono provvisti di pickup montato su snodi che permette l'utilizzo dei tracciati "a gobbe" che accompagnano i modelli. La produzione Policar prosegue con negli anni '70 con due pregevoli modelli da rally: la Lancia Fulvia Coupè HF e la Alpine Renault 110. Il telaio è lo stesso utilizzato per la serie dei Prototipi.
Nel 1974 il marchio Policar, che fino a quel momento aveva contraddistinto la linea "slot", viene assimilato a Polistil
e la produzione entra in una fase che vede la messa sul mercato di una serie poco attraente di vetture goffe, fuori scala e con
prestazioni poco esaltanti: la linea EVOLUTION.